Abilitazione alla Professione di Mediatore Civile alla luce della Riforma
A seguito della Emergenza Sanitaria causata dalla Pandemia Covid-19, il Governo Draghi per realizzare il rilancio dell’economia del Paese, con il PNRR (Piano Nazionale Recupero e Resilienza) - secondo la nota massima per cui “giustizia ritardata è giustizia denegata”, ha incentivato il ricorso alle tecniche ADR (Alternative Dispute Resolution) ed in particolare alla mediazione civile e commerciale e all’Arbitrato.
In conformità a quanto previsto dal PNRR, il Ministero della Giustizia ha messo a punto il Maxi-emendamento recante delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie (AS n.1662/S/XVIII) (per approfondimenti si rimanda al nostro articolo: “Benefici Fiscali Mediazione Civile e Commerciale: le novità del PNRR”).
Nella seduta al Senato del 9 settembre 2021, la Commissione Giustizia ha approvato l’articolo 2 denominato “Strumenti di risoluzione alternativa delle controversie” in cui sono previsti i principi delega volti a rafforzare il ricorso alla mediazione civile e commerciale tramite molteplici incentivi fiscali a favore delle parti e dei difensori e la estensione del ricorso alla mediazione obbligatoria ex art 5 co. 1 bis del d.lgs 28/2010 in materia di contratti di associazione in partecipazione, di consorzio, di franchising, di opera, di rete, di somministrazione, di società di persone, di subfornitura (per approfondimenti si rimanda al nostro articolo: “Approvati al Senato i principi delega per il rafforzamento dell’Istituto della Mediazione Civile”).
Tra le diverse modifiche apportate la Commissione Giustizia ha previsto la revisione dell’attuale disciplina in materia di abilitazione alla professione di mediatore civile e commerciale.
Corsi per Mediatore Civile
Tra i principi delega di cui all’art 2 è prevista la revisione della disciplina sulla formazione e sull’aggiornamento dei mediatori, aumentando la durata della stessa prevedendo anche una parte di laboratori su casi concreti. Si prevede inoltre che i tirocini obbligatori per il mantenimento dei requisiti di mediatore passino da venti nel biennio a dieci nel biennio fino al raggiungimento del terzo biennio compreso, dopo il terzo biennio compreso i tirocini non saranno più obbligatori.
E',inoltre, previsto l'obbligo di partecipare a corsi di mediazione civile e commerciale anche per i magistrati, i quali dovranno aumentare i casi in cui delegare le parti in causa a rivolgersi a un Mediatore.
Conclusioni
In attesa dei decreti attuativi che potranno essere adottati entro la fine dell’anno 2022 rimangono in vigore le norme preesistenti, pertanto, ai sensi del DM 180/2010 e successive modifiche per diventare Mediatore Civile e Commerciale è necessaria (oltre al possesso della laurea triennale o l’iscrizione ad un albo o collegio professionale) la partecipazione a un corso di 50 ore erogato da un Ente accreditato presso il Ministero della Giustizia. Per maggiori informazioni, leggi l'offerta formativa del nostro Corso Mediatore Civile e Commerciale.
Al termine di un corso per mediatore civile riconosciuto dal Ministero, che (come da autorizzazione Ministeriale prevista in ragione del Covid-19) potrà essere un corso per mediatore civile online, si otterrà l’abilitazione e sarà possibile operare subito e l’iscrizione fino a un massimo di cinque Organismi.
Dal momento dell’Iscrizione al Ministero, per conservare il titolo di mediatore, è necessario assolvere a un obbligo di aggiornamento formativo - che consiste nella partecipazione a dei corsi di aggiornamento per mediatore civile e commerciale di 18 ore erogato da un Ente accreditato – e la partecipazione a un tirocinio assistito gratuito, partecipando ad almeno 20 casi di mediazione.
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