Sempre più diffuso il ricorso alla procedura di mediazione civile e commerciale
Stante la strettissima connessione intercorrente tra relazioni commerciali, produttività, economia e funzionamento della giustizia, il Governo Draghi ha previsto con il PNRR (Piano Nazionale Recupero e Resilienza) la necessità di attuare in tempi molto brevi ed entro la fine dell'anno 2021 (mentre i decreti attuativi potranno essere adottati entro la fine dell'anno 2022) una serie di riforme allo scopo di garantire i seguenti obiettivi:
- maggiori incentivi economici e fiscali e misure di favore per le parti per ridurre gli oneri e le spese connessi alla mediazione;
- ampliamento dell'ambito di applicazione della mediazione ed estensione dell'Istituto in ulteriori settori a oggi non ricompresi nell'ambito di operatività della mediazione civile e commerciale obbligatoria;
- rafforzamento del rapporto tra mediazione civile e commerciale e giudizio grazie allo sviluppo della mediazione delegata dal giudice.
La riforma della mediazione civile e commerciale: nuove opportunità per i professionisti
Che la mediazione sia dotata di un grande potenziale è ormai riconosciuto anche dai più scettici. I dati al 31 dicembre 2020, pubblicati dal Ministero della Giustizia, evidenziano come l'andamento degli accordi raggiunti è un trend positivo. La stabilità normativa e gli interventi auspicati non potranno quindi che aiutare gli addetti ai lavori a ottenere risultati al tavolo sempre migliori.
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